Ringrazio la Segretaria nazionale Luisa Trumellini e il presidente Giorgio Anselmi per la fiducia espressami nel propormi come direttore di L’Unità Europea e il Comitato Federale del MFE per aver approvato la proposta. Spero di meritare coi fatti la fiducia espressami, anche grazie alla redazione e agli altri collaboratori e editorialisti.
Ringrazio il precedente direttore, l’amico Antonio Longo per l’ottima forma in cui ci consegna il giornale del MFE. Fisiologicamente, anche per motivi di età la mia direzione non sarà prolungata, ma conto di poter apportare le innovazioni che il momento europeo e le nuove tecnologie richiedono in modo di offrire ai federalisti un’informazione ed un dibattito di buona qualità.
Dato la mia storia di militante federalista seguirò, aggiornato, il mandato di Spinelli affidatomi nel lontano marzo 1969 quando scrisse [Diario europeo1948/1969 pag. 545]: “In questo momento vorrei che il MFE esistesse ancora con il vigore degli anni ’50 [gli anni conclusi con l’iniziativa del Congresso del Popolo europeo] e facesse una campagna di agitazione parallela alla mia di consigliere.
Ho detto a Di Cocco [allora segretario della sezione MFE] e a Bonfiglioli [allora presidente] di Bologna, che propongano alla Commissione italiana del MFE di tenere una sessione nella quale mi invitino coma ad uno hearing e mi interroghino su quel che secondo me c’è oggi da fare. Ma dubito che Albertini si accorga della mano che gli tendo.”
Spinelli sentiva insieme l’essenzialità del ruolo di consigliere dei detentori del potere nazionale, in particolare dei suoi sforzi per far aderire al progetto europeo i partiti euroscettici di sinistra (allora Nenni e il PSI) e insieme i suoi limiti come un pensatore senza una sua base popolare dopo la decadenza da segretario del MFE; quindi auspicava una crescente capacità di mobilitazione del MFE e riconosceva in Albertini l’interlocutore necessario. Le tensioni interne continuarono sino a quando l’azione di Altiero nel PE portò ad un ravvicinamento. Ora nel MFE e nella GFE non vi è più un contrasto tra Albertiniani e Spinelliani siamo allievi di entrambi i maestri; il MFE è chiamato a svolgere assieme i ruoli di: consigliere intransigente delle istituzioni europee e delle forze politiche e sociali, e insieme di promotore di efficaci agitazioni popolari europee, in particolare per la costituzione della federazione. Ovviamente in un movimento vi sono fisiologicamente pluralità di approcci e di iniziative; ma il coordinamento tra i due ruoli e necessario e deve trovare spazio e soluzione negli organi e comitati collegiali per trovare l’unità di iniziativa politica. Il mio impegno è perché L’Unità Europea sia uno strumento di questo permanente dibattito federalista e di eco delle rivendicazioni popolari delle scelte conseguenti delle istituzioni.
La progettata “Conferenza sul futuro dell’Europa” sarà al centro della nostra attenzione editoriale sia seguendo le proposte e le iniziative in Italia del MFE, della GFE, delle organizzazioni europeiste, delle istituzioni, delle forze politiche e sociali, dei centri di elaborazione, ricerca e formazione, in Europa dell’UEF, JEF, ME e delle altre organizzazioni e centri attenti al processo europeo. Anche in questa nuova battaglia costituente il ruolo dei federalisti sarà duplice e cercheremo di portare in Europa il contributo italiano e di far conoscere le attività dei federalisti nella UE e negli altri paesi Consiglio d’Europa (Russia inclusa) e nel mondo con particolare attenzione alle realtà continentali o semi continentali : Africa, Americhe, Oceania, e le varie entità asiatiche dal Medio Oriente alla Cina.
Questa attenzione al processo costituente europeo si unirà ad un esame critico del progetto di federalismo mondiale che, per uscire dalla vaghezza e dalla dimensione utopica, deve evolvere in un progetto evolutivo del governo dell’integrazione mondiale per aree e globale con processi di cooperazione pacifica con conseguente lotta contro i nazionalismi basati sul prevalere dei propri interessi nazionali a danno di quelli di altri paesi. Servirà a dare strumenti di persuasione ai federalisti richiamare le ragioni e i vantaggi dell’integrazione economica, sociale, culturale e politica sulla base della ricerca, della scienza e della tecnica, della sapienza, della saggezza, delle virtù civili, del diritto come vie alla libertà, all’uguaglianza, alla fraternità quindi alla pace perpetua.
A fianco del processo costituente vi è quello delle scelte sulle politiche da realizzare, dove ad opera delle organizzazioni politiche e delle istituzioni si affiancano scelte alternative anche co-presenti in diverse realtà territoriali; se le dimensioni sono tali da impedire il raggiungimento degli obiettivi prescelti, per la limitatezza o l’isolazionismo che non consentono soluzioni ottimali si riduce la sovranità effettiva aggregata (a livello europeo e nazionale) riducendo la capacità di entrambi i livelli e viene meno il consenso razionale dei cittadini ad entrambi i livelli, da qui la crisi delle scelte democratiche e delle forze che le sostengono e le derive verso le soluzioni autoritarie o intergovernative. Dobbiamo continuamente riscoprire il federalismo come ottimo tra solidarietà politica e decentramento e comunicarlo.
Questi sono solo alcuni aspetti che desideravo mettere in evidenza in questo primo contatto altri punti rilevanti le indicherò dal prossimo numero.
Cogito ergo sum
L’Unità europea sarà quindi aperta all’UE e all’Italia come paese membro e fondatore delle Comunità ora riunite nell’UE, ma particolare attenzione verrà dedicata al dibattito interno e alla linea del MFE e dell’UEF e rispettive organizzazioni giovanili.
Per questo verrà costruita una segreteria di redazione ed una redazione più un gruppo di corrispondenti che coprano le aree e i temi permanenti del movimento. Formulerò la mia proposta in direzione.
Da febbraio cominceremo ad esaminare i rapporti tra versione cartacea e le pagine sul web. Le proposte fatte proprie dalla redazione saranno discusse con i responsabili dei siti e degli altri periodici federalisti.
*Qui medito sull’Europae l’Universo, conosco la natura, fraternizzo con le persone semplici e sagge, presenti nel luogo.