I panel dei cittadini sono composti da 800 cittadini estratti a sorte in ogni Stato membro, in rappresentanza della diversità dell'UE in termini di origine geografica (cittadinanza e contesto urbano/rurale), genere, età, contesto socioeconomico e livello di istruzione dei 500 milioni di cittadini europei. Per garantire un’importante rappresentanza giovanile un terzo dei componenti dei panel avrà un’età compresa tra i 16 e i 25 anni. Sono quattro e si dividono per tematiche di policy (le stesse presenti anche sulla Piattaforma digitale multilingue https://futureu.europa.eu) e radunano ciascuna 200 cittadini in modo tale da garantire la provenienza da tutti gli Stati membri. Ogni panel elegge 20 rappresentanti, di cui almeno un terzo avrà meno di 25 anni che andranno a comporre la parte della plenaria della Conferenza riservata ai rappresentanti dei cittadini. I primi due panel presenteranno e discuteranno le loro raccomandazioni in occasione della sessione plenaria della Conferenza del dicembre 2021, mentre il terzo e il quarto lo faranno nel gennaio 2022. La moderazione degli incontri è affidata ad esperti selezionati dal segretariato comune in base ai temi affrontati.

Le tematiche di discussione sono così divise tra i panel:

  1. Un’economia più forte, giustizia sociale e occupazione; istruzione, cultura, gioventù e sport; trasformazione digitale;
  2. Democrazia europea; valori e diritti, stato di diritto, sicurezza;
  3. Cambiamento climatico e ambiente; salute;
  4. L’Europa nel mondo; migrazioni;

Per quanto riguarda la prima riunione dei panel, esse si sono svolte in quattro fine settimana consecutivi a partire dal 17-19 settembre, su tre giornate consecutive a Strasburgo. Le due sessioni successive saranno una online e l’altra negli istituti europei di varie città europee (nell’ordine Dublino, Firenze, Varsavia e Maastricht). L’obiettivo principale di questa sessione incontri è stata la scelta, da parte dei cittadini stessi dei temi e delle proposte da discutere negli appuntamenti successivi. Fatta salva la facoltà, prevista dalla Dichiarazione comune, dei cittadini di sollevare ulteriori temi, le altre sessioni avranno come scopo l’approfondimento dei temi per giungere progressivamente a produrre le raccomandazioni da discutere nella Plenaria della Conferenza. Dopo che queste raccomandazioni saranno presentate e discusse con I cittadini, la Plenaria invierà, su base consensuale, le proposte all’Executive Board, il quale traccerà un rapporto che farà parte dei documenti conclusivi della Conferenza. 

Concentriamoci ora sul secondo panel dei cittadini, che riveste particolare interesse per i federalisti in quanto, occupandosi della tematica della “Democrazia europea”, si trova a considerare, tra le altre, le idee pubblicate sulla Piattaforma dal MFE e dall’UEF che riguardano il centro delle proposte politiche della Campagna per la Federazione europea. Infatti, tutti i contributi sulla piattaforma nel tema democrazia più quelli inseriti nella sezione “Altre idee” considerate affini al tema dal team tecnico della Conferenza (eventualmente anche con un voto del panel) vanno ad alimentare i lavori di questo panel. e della sessione plenaria della Conferenza. In seguito, il panel durante i suoi lavori deciderà di quali argomenti specifici occuparsi (definiti sempre dal team tecnico della Conferenza in base alle idee pubblicate) e su quali idee concentrarsi, eventualmente accorpando più idee simili tra di loro. Alla fine delle tre sessioni il panel presenterà alla plenaria della Conferenza le proprie proposte tramite i suoi venti rappresentanti (estratti a sorte e membri a tutti gli effetti della plenaria).
La prima sessione del panel è stata un evento inaugurale che ha visto la presenza e l‘intervento inaugurale di benvenuto di Gašper Dovžan, Segretario di Stato per gli Affari europei della Slovenia, che questo semestre ha la presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea, che ha toccato le priorità della presidenza slovena.
In seguito, sono intervenuti gli esperti, incaricati di introdurre al panel gli argomenti delle tematiche di competenza del panel. Per il tema della democrazia gli interventi si sono concentrati sul funzionamento e sui diversi livelli di competenze dell’UE e sui limiti di queste nelle procedure legislative. 

Successivamente, i cittadini si sono suddivisi in 14 sottogruppi (dai 9 ai 14 membri). Un responsabile per ogni gruppo di lavoro raccoglie e trascrive gli argomenti (basati sulle relazioni e le idee pubblicate sulla Piattaforma) di maggior interesse che sono emersi dalla discussione e che interessano a ciascun cittadino. Poi tutti i membri del gruppo votano sulle idee prodotte assegnando anche una priorità. Le idee più votate vengono inserite in cinque “flussi” caratterizzati ciascuno da un argomento specifico.
Benché i lavori del panel siano solo all’inizio possiamo osservare alcuni aspetti positivi: in particolare le due relazioni più focalizzate sull’aspetto istituzionale e le competenze dell’UE che, insieme ad alcune idee della piattaforma, hanno portato i cittadini a raccogliere le istanze di una necessità della riforma del meccanismo di voto all’unanimità del Consiglio e (pur se in misura minore) sul bilancio limitatamente alla creazione di tasse europee.
Ci sono tuttavia alcuni aspetti critici, principalmente il rischio che il panel sposti il focus dai due temi della struttura decisionale europea e del bilancio, come ha dimostrato il particolare interesse generato la terza relazione sul tema di attualità importante, ma abbastanza sterile rispetto alle riforme necessarie per un approfondimento dell’integrazione europea dell’Intelligenza artificiale.
  

Gli impegni degli Stati

La dichiarazione comune sulla Conferenza sul futuro dell'Europa prevede l'organizzazione di panel europei di cittadini. Inoltre, secondo la dichiarazione comune, "ciascuno Stato membro e ciascuna istituzione può organizzare ulteriori eventi, in linea con le proprie specificità nazionali o istituzionali, e fornire ulteriori contributi alla conferenza, quali panel di cittadini a livello nazionale o eventi tematici che raccolgano i contributi di diversi panel". La dichiarazione comune afferma che "gli eventi nazionali ed europei nel quadro della conferenza saranno organizzati sulla base di una serie di principi e criteri minimi che rispecchino i valori dell'UE e che saranno definiti dalle strutture della conferenza". In questo solco il Consiglio europeo ha pubblicato una serie di best practices inviate dai vari Stati.
La Francia ha organizzato nel mese di settembre 18 conferenze in ciascuna delle sue regioni, concentrandosi in particolare sulla comunicazione da parte partecipanti ai panel nazionali a e quelli europei in modo da pubblicizzare in modo positivo l’impegno nella Conferenza e come esso, unitamente ad un generale impegno per l’Europa si possa conciliare con le esigenze lavorative.
La Germania punta ad un “processo di dialogo ampio e decentralizzato che coinvolga i cittadini, la società civile, i ministri federali, il parlamento nazionale e le assemblee regionali” col coordinamento del Ministero degli Affari Esteri. Il Ministero in particolare ha svolto tre dialoghi transnazionali con l’Italia, la Repubblica Ceca e gli Stati baltici; gli altri ministeri hanno organizzato dialoghi tematici coi i cittadini; i governi regionali svolgeranno, invece, dialoghi transnazionali con le regioni dei Paesi confinanti.
L’Italia ha nominato un “Comitato di Saggi” coordinato dall’ex commissario Nelli Feroci e dall’ex ministra Severino che ha a sua volta istituito quattro Gruppi di lavoro tematici composti da esperti. Il Governo ha organizzato due eventi di, che vedrà i giovani dell’UE discutere con gli omologhi dei Balcani occidentali uno, e dei Paesi del Mediterraneo l’altro. In aggiunta il Governo si impegnerà per aumentare la consapevolezza e la partecipazione dei cittadini alla Conferenza con una campagna mediatica dedicata ed eventi, competizioni, borse di studio per stimolare la partecipazione giovanile.

 

  

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