E’ il momento dell’azione. O oggi o forse mai più e non immaginiamo con quali danni futuri.
- Dalla Conferenza sul futuro dell'Europa (2021 – 2022) emerge la volontà dei cittadini di dare corso alla riforma dei Trattati per migliorare i meccanismi decisionali dell’UE.
- Il Parlamento europeo e la Commissione si sono già attivati per dare avvio alla Convenzione per la riforma dei Trattati, e a primavera presenteranno un rapporto con le proposte.
- Spetta poi al Consiglio europeo portare avanti questa richiesta; ma il Consiglio cerca di scoraggiare l’idea di avviare una riforma dell’UE.
Questa la premessa per comprendere la battaglia che MFE e UEF insieme agli Ambasciatori dei panel dei cittadini della Conferenza hanno attivato, con una raccolta firme su una petizione indirizzata al Consiglio europeo.
Il Consiglio della Provincia di Ferrara, primo in Italia, il giorno 27 febbraio ha approvato un ordine del giorno promosso dal MFE, presentato da Francesco Colaiacovo per “Ferrara Insieme”, con 7 voti a favore, 1 astenuto, 3 contrari. Si chiede:
- al Parlamento europeo di difendere la volontà dei cittadini espressa nella Conferenza sul futuro dell’Europa, facendosi portatore dell’istanza per la riforma federale e democratica dell’UE e battendosi per ottenere l’avvio della Convenzione per la riforma dei Trattati;
- al nostro Governo, insieme ai nostri rappresentanti in Parlamento, di sostenere in tutte le sedi europee la richiesta di avviare la Convenzione e le riforme necessarie per la nascita di un’Europa federale, sovrana e democratica nel solco di quanto indicato dai Padri fondatori e dal Manifesto di Ventotene.
L'Europa non è ancora l’entità politica così come pensata dai padri fondatori! I paesi europei ancora si muovono singolarmente, anche in occasione del conflitto russo-ucraino, quando si è lasciato ad altri il ruolo di difensore dei diritti dell'Ucraina come Stato sovrano invaso dalla Russia.
L'assenza di una Europa unita ha indebolito l'efficacia difensiva dell'Occidente e la autorevolezza di azioni diplomatiche verso un piano per la pace.
Non c’è più tempo! Gli Stati, nel quadro delle istituzioni europee, devono accelerare il processo di unificazione e integrazione dell'UE. Lo chiedono i 470 milioni di cittadini della UE.
Oggi è il tempo per un sussulto di responsabilità, dedicando la massima priorità al completamento del processo di unificazione. Un’Europa unita è l’unica via per aprire un negoziato diplomatico che conduca alla pace.