L’esperienza degli intergruppi trova la sua ragion d’essere già nell’atto di nascita del Movimento Federalista Europeo, vale a dire nella scelta di essere appunto un movimento in grado di aggregare tutti i favorevoli all’unità federale dell’Europa, al di là delle loro opzioni politiche nazionali, e non un partito, destinato invece per sua natura a creare divisioni e contrapposizioni.  Tuttavia è con la costituzione da parte di Altiero Spinelli del Club del Coccodrillo all’interno del primo Parlamento europeo eletto che la strategia degli intergruppi divenne un elemento centrale delle battaglie federaliste, pur con diversi esiti nelle varie fasi che si sono susseguite dal 1979 ad oggi.

La spinta impressa da Spinelli col suo progetto di Trattato favorì anche in Veneto l’apertura di un dialogo con il Consiglio e con la Giunta regionali. Va però subito aggiunto che la premessa stava nella credibilità conquistata sul campo dai federalisti veneti grazie ad un’opera di rinnovamento dei quadri e delle sezioni che durò per tutti gli Anni ’80 del secolo scorso ed anche oltre. Il frutto più maturo di quella stagione fu sicuramente il Consiglio regionale aperto che si tenne nel 1990 alla Fondazione Cini dell’Isola di San Giorgio, con la partecipazione, oltre che dei Presidenti del Consiglio e della Giunta regionali, di parlamentari europei e nazionali, imprenditori, sindacalisti, accademici e naturalmente esponenti delle forze federaliste ed europeiste. Quella seduta si concluse con l’approvazione di un documento che prendeva atto dei grandi cambiamenti in corso dopo la caduta del Muro di Berlino e che recepiva le istanze dei federalisti per il rilancio del processo di unificazione europea.

Nel decennio seguente, e precisamente nel 1998, una seconda importante iniziativa alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista in Venezia indicava già nel titolo il nuovo traguardo che si proponevano i federalisti dopo aver raggiunto l’ambizioso obiettivo fissato a Maastricht: “Verso una Costituente europea?”. Prima la crisi economico-finanziaria e poi quella del debito sovrano provocarono invece sia nell’opinione pubblica che nelle forze politiche delle divisioni profonde sulla scelta europea che resero più difficile la costituzione degli intergruppi. Non vanno sottovalutati anche i mutamenti degli equilibri tra i diversi partiti all’interno dei due schieramenti di centro-destra e di centro-sinistra. L’Intergruppo venne così ricostituito solo nel 2014, ma non si  riuscì ad attuare alcuna iniziativa degna di nota ed ebbe breve vita per la fine della legislatura regionale nel 2015.

La svolta impressa dal Next Generation UE a seguito della pandemia convinse i federalisti veneti che i tempi erano maturi per riprendere l’iniziativa. Già durante la campagna elettorale dell’autunno 2020 per il rinnovo del Consiglio regionale le sezioni cominciarono dunque a raccogliere le adesioni dei candidati disponibili a ricostituire l’Intergruppo. Non va nascosto che la formazione del Governo Draghi, sostenuto anche da Lega e Forza Italia, ha sicuramente favorito l’allargamento dei consensi, sicché alla fine nello scorso febbraio le adesioni dei consiglieri giunsero a ben 17. In quella occasione i consiglieri Marzio Favero della Lega e Giacomo Possamai del PD assunsero la regia dell’operazione e prepararono il successivo passaggio: la presentazione al Consiglio di una risoluzione che costituisse per così dire la piattaforma politica dell’Intergruppo stesso. Il testo venne discusso nello scorso giugno in una riunione a cui partecipò anche Giorgio Anselmi per conto del MFE. In quella sede si cercò di raccogliere un ampio consenso in modo da evitare che fossero presentati emendamenti in sede di discussione durante la plenaria del Consiglio. Per questo motivo si decise di venire incontro a tutte le sensibilità non solo dei vari gruppi consiliari, ma anche dei singoli membri dell'Intergruppo. Finalmente nella seduta consiliare di martedì 8 novembre, dopo l’abbandono dell’aula da parte dei consiglieri di Fratelli d’Italia, la risoluzione è stata approvata all'unanimità
(https://www.consiglioveneto.it/documents/34871/43f08ea3-af3d-4c86-f2d9-1a8424042e82).

  

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