L’obiettivo del forum è stato quello di compiere un primo passo utile verso una possibile convergenza continentale, necessaria per affrontare le sfide che abbiamo davanti: il ritorno della guerra in Europa, l’emergenza climatica e ambientale, l’aumento della diseguaglianza, il carovita e il caro-energia, la crisi democratica.
Il Forum di Firenze (2022firenze.eu) si è chiuso infatti aprendo una nuova stagione di convergenza tra gli attori sociali e i movimenti del continente. Inizia un percorso comune dopo troppi anni di frammentazione tematica e geografica che ha indebolito tutti coloro che si battono per la giustizia sociale e ambientale, in ogni paese e a qualsiasi latitudine.
Il percorso prevede la creazione di un tavolo stabile di relazione fra tutte le organizzazioni e i movimenti, con riunioni periodiche e due obiettivi: “Il primo è includere nei prossimi mesi tutti i soggetti, piccoli e grandi, disponibili a unirsi e a coordinarsi per affrontare insieme i grandi problemi del nostro tempo. Il secondo è lavorare per costruire mobilitazioni globali della società civile, a partire da un’AlterCop in occasione della prossima conferenza delle Nazioni Unite sul clima, facendo convergere movimenti di tutte le generazioni”.
La riunione continentale ospitata a Firenze nel ventennale del Forum sociale europeo e articolata in 45 appuntamenti auto-organizzati, ha visto la partecipazione complessiva di oltre 700 delegati in rappresentanza di 155 organizzazioni italiane ed europee. Ben 25 i paesi presenti, dalla Danimarca alla Grecia, dal Portogallo all’est Europa, con voci da Iran, Iraq, Libia, Brasile e una connessione online con l’Assemblea della Terra in America Latina e gli attivisti presenti a Sharm el-Sheikh in Egitto in occasione della COP27.
Nell’assemblea plenaria, seguita anche online da oltre 2.000 persone, hanno preso la parola oltre 100 rappresentanti delle organizzazioni e dei movimenti, di tutte le generazioni e di tutte le aree geografiche, in rappresentanza dei Fridays For Future e dei movimenti delle donne, del movimento per la pace e del movimento antirazzista, dei movimenti contadini e dei beni comuni, oltre che le organizzazioni sociali, culturali, di cooperazione internazionale, di finanza etica, di economia sociale e solidale e varie organizzazioni sindacali e politiche della sinistra europea. Fra questi, gli organizzatori della grande manifestazione per la pace del 5 novembre a Roma e gli animatori di vertenze del lavoro ed ecologiste, intellettuali di fama mondiale come il premio Nobel per la fisica Giorgio Parisi e tante attiviste oggi in prima linea.
L’assemblea plenaria è stata suddivisa in tre sessioni. In quella dedicata all’Europa sabato 12 novembre sono intervenuti per la rete federalista Stefano Castagnoli, Presidente del Movimento Federalista Europeo e Pier Virgilio Dastoli, Presidente del Movimento Europeo. I due interventi hanno messo al centro del dibattito la necessità di una federazione europea e mondiale come strumenti per governare la globalizzazione.
La rete federalista ha co-promosso una serie di eventi autogestiti nella giornata di venerdì 11 novembre presso Villa Salviati, sede dell’Istituto Universitario Europeo.
La mattina si è svolta la visita dell'Archivio storico dell'Unione europea con il direttore Andrea Becherucci e la presentazione di alcune pubblicazioni dedicate a Ventotene: Il Manifesto di Ventotene (edizioni bilingue italiano, inglese, francese, arabo e ucraino, Ultima spiaggia), L’ABC dell’Europa di Ventotene (Ultima Spiaggia) e Ventotene 80 (EUROM, Casa di Jean Monnet-Parlamento europeo, Istituto Spinelli).
Il pomeriggio si è svolto il laboratorio: "Europa dal basso: democrazia, stato di diritto e pace. La partecipazione dei cittadini al processo di integrazione europea" con interventi di rappresentanti di diverse organizzazioni europee tra i quali: Virgilio Dastoli (ME), Gualtiero Michelini (MEDEL), Christelle Savall (JEF Europe), Daniela Vancic (Democracy International), Michele Fiorillo (Citizens Take Over Europe), Angelica Andreetto (Natura Comune), Paul Blokker (Università di Bologna), Marco Perduca (Eumans), Nicola Vallinoto (WFM), Giuseppe Bronzini e Paolo Ponzano (ME), Luisa Trumellini (MFE).
Gli eventi a Villa Salviati sono stati promossi dal Movimento Europeo in collaborazione con Citizens Take Over Europe, MFE, GFE, MEDEL (Magistrati europei per la democrazia e le libertà), Natura Comune, Eumans, UEF, JEF Europe, Casa di Jean Monnet-Parlamento europeo, Democracy International.
Nella conclusione delle quattro giornate del forum, il comitato promotore ha sottolineato: “Con Firenze 2022, inizia una nuova stagione dei movimenti. A tutte e tutti noi il compito di renderla fertile. Ce lo chiede il pianeta, ce lo chiede la dignità delle donne e degli uomini che lo abitano.”