Questioni ecologica ed energetica
-
Accordo “storico” sul clima
L’Accordo sul Clima di Parigi del 12 dicembre 2015 va considerato di portata “storica”, non solo perché “universale” (approvato da 195 Stati), ma perché questi hanno riconosciuto (dopo 20 anni di colpevole ritardo) che il riscaldamento globale è un fenomeno di dimensioni mondiali e quindi va affrontato “insieme”.
-
Autonomia energetica: perché all'Europa serve più coraggio
La crisi energetica provocata dal conflitto tra Russia e Ucraina rischia di compromettere anche la transizione ecologica.
Una rete europea di infrastrutture e di stoccaggio delle diverse fonti di energia, unite a produzioni e approvvigionamenti europei, sono figli di una politica comune sul tema, che può essere realizzata in modo efficace solo revisionando i trattati. -
Cambiamenti climatici, desertificazione, e questione migratoria
Riportiamo stralci della relazione di Giovanni Salpietro -membro MFE Pavia e della direzione nazionale GFE presso l’Ufficio del Dibattito- al primo evento di cinque sessioni del progetto CrossroadsEurope coordinato dall’UEF a cui ha partecipato l’MFE.
Qui la registrazione dell’evento. -
Carbon tax: motore dello sviluppo e del bilancio UE
Nel su ultimo libro Alberto Majocchi stabilisce uno stretto collegamento tra la necessità di tassare le emissioni di CO2 ai fini della salvaguardia ambientale e quella di dotare l’Unione Europea di un bilancio capace di alimentare uno sviluppo sostenibile e basato su risorse proprie.
-
Comunità Energetiche Rinnovabili: la rivoluzione energetica locale con uno sguardo all’Europa
Le CER non solo offrono un'opportunità per ridurre l'impatto ambientale e promuovere l'indipendenza energetica, ma sono anche un veicolo per promuovere la partecipazione civica e l'inclusione sociale.
-
COP24 sul clima: il tempo si consuma pericolosamente
L’Unione Europea dovrebbe dar vita ad un’Agenzia per l’Ambiente e l’Energia, costituita secondo il modello della Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA) del 1951, dotata di poteri sovranazionali e mezzi finanziari adeguati.
-
COP28: un passo avanti e due indietro
Il punto sulla conferenza delle parti delle Nazioni Unite per i cambiamenti climatici che si è tenuta a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre 2023.
-
Crisi energetica: l’Europa si divide su nuovo debito comune
L’invasione russa dell’Ucraina e lo spettro della recessione economica ci fanno dimenticare l’importanza di contrastare i cambiamenti climatici in atto.
-
Dal fallimento della COP27 alle nuove sfide per salvare il pianeta
Il trasferimento ai paesi meno dotati di risorse delle più moderne tecnologie può rappresentare un’arma di successo per migliorare le prospettive della vita dell’intero Pianeta.
-
Dazi sul palco, incontri dietro le quinte
Nella fase storica di passaggio dai motori a combustione alle energie alternative, l'Unione europea accusa la Cina di concorrenza sleale e aumenta i dazi sulle importazioni delle sue auto elettriche. Le reazioni dei Paesi Membri sono diverse e il governo italiano stringe con il Paese orientale accordi specifici.
-
Decarbonizzazione dei trasporti: tecnologie a confronto
La transizione ecologica richiede forti investimenti europei comuni ed una politica industriale europea capace di affrontare la questione in una logica continentale.
-
Il Carbon Pricing in Germania e le nuove risorse proprie europee
Il sistema tedesco di quote di emissione per i trasporti e il riscaldamento domestico si svilupperà in parallelo all’Emission Trading System (ETS) attivato a livello europeo e coprirà la maggior parte delle emissioni di gas serra non incluse nell'ETS.
-
Il Piano UE per l’industria verde: rischi, limiti e opportunità
La proposta presentata dalla Commissione europea il 1° febbraio prevede una profonda revisione delle regole e delle politiche di investimento a livello nazionale ed europeo.
-
L’Appello della COP22 a Marrakech: non è più tempo di attendere!
A Marrakech si è riunita dal 7 al 18 novembre 2016 la COP22 sul clima, la prima convocata dopo la storica firma dell’Accordo di Parigi sul Clima...
-
La delusione della COP26 e le speranze di un “nuovo multilaterismo”
E' emersa tra gli Stati della Terra la propensione verso un “nuovo multilateralismo” diretto alla collaborazione tra gli Stati sovrani, almeno in certi ambiti, senza pretendere un coinvolgimento totale.
-
La sicurezza energetica europea in Azerbaigian ed i suoi limiti: uno spunto critico
Per rimediare ai suoi problemi di sicurezza energetica, l’Unione europea deve concentrare le proprie forze nel produrre, sul suolo europeo, un’energia maggiormente eco-sostenibile. Rifiutando di cedere ai ricatti di stati autocratici, e rinunciando gradualmente ai fossili, l’Unione europea avrebbe la possibilità di dimostrare al mondo che democrazia e giustizia climatica passano attraverso le stesse lotte.
-
La transizione verde, la crisi energetica e le debolezze dell’UE
I governi europei si trovano divisi tra chi non vuole intervenire con provvedimenti strutturali ma limitarsi ad azioni di sostegno, chi vorrebbe al contrario una riforma del mercato europeo dell’energia e chi accusa gli interventi per la transizione energetica per gli aumenti dei prezzi dell’energia.
-
Le difficoltà del Green Deal europeo nel nuovo quadro internazionale
Migliorare il processo decisionale dell'UE non è sufficiente se i programmi europei, una volta approvati, sono messi in discussione dai Governi europei. Il caso del Green Deal europeo per la lotta ai cambiamenti climatici e la modernizzazione dell'economia.
-
Le ricadute sociali del Green Deal
La transizione verde richiede una profonda revisione dell’attuale modello socio-economico che tende a considerare sia le persone che il pianeta come fattori di produzione, ma la transizione deve essere accompagnata da politiche solide di sostegno sociale.
-
Lo scontro in arrivo tra clima e commercio
Si tratta della traduzione dell'articolo The Coming Clash Between Climate and Tradedi Jean Pisani-Ferry, apparso il 31 luglio su www.project-Syndicate.org.
Pagina 1 di 2