L'Unità Europea N. 2017/5 settembre-ottobre
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- Di Luisa Trumellini
Il discorso di Macron alla Sorbona ha riaperto la partita europea creando una straordinaria opportunità per il rilancio dell’Europa in chiave federale. Una sfida anche per l'Italia.
- Di La Redazione
Il discorso del Presidente della Francia, Emmanuel Macron, irrompe sulla scena politica europea con la forza della visione che rompe un antico tabù (la sovranità europea) e della determinazione nel perseguire il progetto europeo con il coinvolgimento dei cittadini.
- Di Carlo Benetti
Le due grandi voci da aggredire sono gli sprechi della spesa pubblica e l’evasione fiscale, frutto anche di storici intrecci tra illegalità economica e corruzione politica.
- Di Giulia Rossolillo
Il libro di Sergio Fabbrini Sdoppiamento, affronta due questioni cruciali del processo di integrazione europea: da un lato la questione della creazione di un nucleo più integrato di Stati all’interno dell’Unione, dall’altro la questione delle modalità di tale trasformazione e del metodo sul quale il funzionamento del nucleo politico dovrebbe fondarsi.
- Di Sante Granelli
La Cina, non è solo una superpotenza economica ma anche dal punto di vista politico, con una graduale e sottile penetrazione nelle zone deboli del pianeta. Come si comportano le leadership europee nei confronti di questa politica in Africa e Medio Oriente?
- Di Davide Negri
Nonostante la Commissione abbia manifestato una più forte volontà politica nel contrastare le pratiche di dumping, le istituzioni europee restano deboli nei confronti dei paesi quali Cina e India.
- Di Guido Montani
A cento anni dalla Rivoluzione d’Ottobre molti s’interrogano sul suo significato storico. Il pensiero federalista afferma il valore della pace grazie al superamento della sovranità assoluta degli Stati, rendendo possibile un ampliamento dei valori liberali, democratici e socialisti, fino alla loro tendenziale realizzazione per tutti gli uomini. Esiste dunque una continuità storica tra le grandi rivoluzioni del passato e la rivoluzione federalista.
- Di La Redazione
Ogni anno il Presidente della Commissione tiene nell’aula del Parlamento un discorso sullo ‘Stato dell’Unione’, in cui delinea il programma per il futuro. Il discorso di quest’anno registra il cambiamento del clima politico in Europa, sia per la ripresa economica sia soprattutto per la percezione, da parte dell’opinione pubblica, del fatto che il ‘progetto europeo’ può tornare in campo.
- Di Stefano Rossi
In Europa stiamo vivendo una grande transizione dal modello dello Stato nazionale a quello dello Stato sovranazionale.
La sovranità nazionale non regge più, ma troppi europei continuano a cercare false soluzioni.
- Di Federico Resler
Il mondo adriatico è tornato ad essere fortemente interconnesso, un vero e proprio spazio comune nel quale si intrecciavano lingue, tradizioni, culture e commerci.
- Di Andrea Apollonio
Un merito non può essere negato all'attuale Commissione: la costanza e la dedizione con cui persegue il progetto di un mercato europeo unico per il digitale.
- Di La Redazione
Robert Menasse si definisce un viennese la cui ambizione consiste nel far nascere un pensiero autenticamente europeo. La Brexit, le tensioni in Catalogna, i populisti dell’est? Si tratta di crisi legate alla crescita che rafforzeranno nel tempo Bruxelles, nuovo faro di una civiltà che trascende gli stati nazione destinata a diventare una “Repubblica europea”.
- Di La Redazione
«L’Unione non è sinonimo di noia né di burocrazia, ma per salvarla va riformata». Il grande filosofo tedesco parte dal discorso di Menasse su Bruxelles e la Germania per poi approdare alla ‘rivoluzione’ di Macron, delineando profilo politico, intellettuale e di stile del presidente francese. Ne riproduciamo i passaggi a nostro avviso più significativi. Da la Repubblica, 28 ottobre 2017.
- Di Antonio Longo
La riflessione sulla natura della lotta politica necessaria per la nascita della federazione europea è ben presente nel pensiero federalista, fin dagli inizi. Un primo aspetto è già stato ricordato nel numero 1/2017 (la linea di divisione tra progresso e conservazione), come pure un secondo, relativo al legame tra lotta politica nazionale e ritorno ai vecchi mali del passato (cfr. numero 3/2017). C’è poi un terzo aspetto, decisivo, che concerne il rapporto tra il potere europeo (che non c’è ancora) e la lotta politica.