In Italia
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Ancora la “questione meridionale”: quale cambiamento?
Dopo centocinquanta anni di unità nazionale e di questione meridionale dobbiamo rassegnarci a credere che per il Sud d’Italia non ci sia più nulla da fare?
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I costi della non-Europa: Difesa europea e debito pubblico italiano
Inauguriamo con questo numero la nuova rubrica sui "costi della non-Europa" per dare più contenuti e forza comunicativa alla Campagna per la Federazione europea e per contrastare, con argomenti e idee, il nazionalismo, la xenofobia e
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Il costo della caduta del Governo per l’Italia e l’UE
Le dimissioni del governo avvengono nel momento peggiore possibile per le implicazioni che esse possono avere nel rapporto tra Italia e UE, mettendo a rischio la stabilità economica del Paese e la riforma dell’UE in senso federale.
L’incertezza riguarda in particolare l’approvazione della legge di bilancio, l’attuazione del PNRR e la partecipazione ai negoziati europei. -
Il dibattito italiano sul deficit pubblico
Nel luglio scorso Matteo Renzi ha affermato che chiunque sarà presidente del Consiglio prenderà in considerazione la sua proposta di superamento del fiscal compact e il ritorno ai parametri di Maastricht con il deficit al 2,9% per cinque anni...
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Il Federalismo europeo alle Primarie
Per la prima volta nella storia dei partiti italiani si è riusciti a far inserire nel nuovo Manifesto costituente del PD l’esplicito riferimento al Manifesto di Ventotene, all’obiettivo dell’Europa federale e ad una serie di misure federaliste necessarie per realizzarla.
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Il processo di integrazione europea e il posizionamento dei partiti
Il fatto che la politica italiana si dipani in relazione alle scelte europee dei partiti nazionali indica quanto importante sia per l’ambito domestico la dimensione sovranazionale.
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Il programma di Draghi per l’Italia (e l’Europa)
Nel discorso al Senato, Draghi ha richiamato due principi sui quali si baserà l'azione del suo Governo: lo «spirito repubblicano» con cui le forze politiche hanno deciso di collaborare nel momento in cui sono necessarie scelte coraggiose e la condivisione della prospettiva di un’Unione Europea sempre più integrata, che approderà a un bilancio pubblico comune capace di sostenere i Paesi nei momenti di difficoltà.
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Il Recovery plan di Draghi in pillole: 222,1 miliardi di euro diviso in 6 missioni
Articolo pubblicato sull'Huffington post del 25 aprile 2021.
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l difficile, ma inevitabile, crinale del compromesso
Il 4 marzo 2018 sarà ricordato a lungo. Per una repentina evoluzione del quadro politico nazionale, che ad oggi non è possibile prevedere nei suoi esiti a breve, medio e lungo termine. E per l’annuncio del risultato del referendum indetto presso la base del partito socialdemocratico tedesco sull’ipotesi che la SPD potesse partecipare a una nuova Grande Coalizione con CDU e CSU. La base ha detto sì. Il governo quindi si farà.
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L'intendenza seguirà
Quanto è avvenuto in quest'ultimo anno con la svolta europeista della Lega dimostra che se c'è stato un tempo in cui i federalisti dovevano convincere i partiti della bontà di una scelta europea, ora è l'Europa che deve convincere i partiti. È quindi al teatro europeo che i federalisti devono dedicare tutto il loro impegno.
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L'Italia non si salva senza l'Europa l'Europa non si salva senza la federazione europea
Il Consiglio europeo del 28-29 giugno, che ha visto lo scontro tra i governi e si è concluso con un nulla di fatto, dimostra come il tabù della monolitica unicità del quadro comunitario paralizzi ogni possibilità di rafforzare l’Unione europea. L’unica possibilità di salvare il progetto europeo è quello di rilanciarlo, riunendo intorno a Francia e Germania, che hanno di recente siglato un primo accordo a Meseberg, un'avanguardia di Stati che realizzi una
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L’abolizione delle quote latte: le responsabilità dell’Italia e dell’UE
Osservatorio sull'economia europea.
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L’Italia in Europa: freno o motore?
Dopo le mobilitazioni di piazza per il rilancio del processo di unificazione e gli ultimi successi elettorali del “fronte europeista” è il momento di delineare i terreni degli avanzamenti e di raccoglierne le sfide. Per l’Italia c’è una sfida in più: l’incapacità della sua classe dirigente di agire in maniera responsabile con continuità nel risanamento.
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L’Italia tornerà a crescere grazie all’Europa
Grazie alle risorse messe in campo dalle istituzioni europee, per l’Italia si apre l’inedito scenario di avviare il cantiere delle riforme.
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L’uso distorto dei Fondi europei
Da ormai alcuni decenni l’Italia e soprattutto le aree depresse del Paese beneficiano di numerose risorse comunitarie nell’ambito delle politiche regionali di coesione e sviluppo. Tuttavia alcune cose sfuggono ai non addetti ai lavori e spesso finiscono per restituirci una rappresentazione della realtà totalmente distorta.
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La difficile via di un’Italia europea
Dopo le elezioni francesi e quelle tedesche il rilancio europeo deve poter contare anche su un’Italia che sia stabile politicamente e credibile sul lato della tenuta dei conti pubblici.
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La regione adriatico-ionica
Il mondo adriatico è tornato ad essere fortemente interconnesso, un vero e proprio spazio comune nel quale si intrecciavano lingue, tradizioni, culture e commerci.
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La sfida di Draghi: un’Italia europea per un’Europa federale
Dichiarazione del Movimento federalista europeo
Il governo che nasce sotto la guida di Mario Draghi, il terzo nel corso di questa legislatura, dimostra la possibilità che dalla peggiore crisi dal secondo dopoguerra nascano un sistema e una politica in grado di costruire un futuro migliore per il Paese e per il mondo.
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Le radici italiane della crisi italiana
Le due grandi voci da aggredire sono gli sprechi della spesa pubblica e l’evasione fiscale, frutto anche di storici intrecci tra illegalità economica e corruzione politica.
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Le regole europee e il "caso" Italia
Tra gli impegni assunti dagli Stati membri dell’Unione europea vi è quello di garantire un più stretto coordinamento delle politiche economiche e una convergenza duratura dei risultati economici degli Stati membri.
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