L'Unità Europea N. 2020/6 novembre-dicembre
Leggi gli articoli on-line >>
|
- Di Giorgio Anselmi
L'ultima presidenza USA ha rappresentato un severo test per la tenuta dei rapporti transatlantici.
Quattro anni di menzogne, provocazioni, inganni, raggiri, irrisioni sono giunti al temine, lasciando sul campo molte macerie. Ora è il tempo della ricostruzione.
- Di Stefano Castagnoli
La pandemia di Covid-19 ha colpito duramente i sistemi sanitari di tutto il mondo e ha portato a una pesante crisi economica. Lasciando da parte in particolare le profonde difficoltà iniziali, questa pandemia rappresenta anche un momento importante per compiere ulteriori, decisivi passi verso la Federazione Europea e per tracciare il percorso verso una governance mondiale che a questo punto è una comunità di destino.
- Di Luisa Trumellini
Tre anni dopo il discorso tenuto alla Sorbona, Macron è tornato ancora una volta a parlare della sua visione politica e dell’Europa. Lo ha fatto in un contesto europeo e mondiale molto diverso rispetto al settembre 2017, tracciando implicitamente anche un bilancio di quanto conseguito in questi tre anni, e soprattutto con l’obiettivo di lanciare un grido di allarme in merito al passaggio epocale che stiamo vivendo e alla distanza che ancora separa l’Europa dall’aver raggiunto la capacità di essere all’altezza della sfida.
- Di Jean-Pierre Darnis
Il progetto di trattato bilaterale tra Francia e Italia rappresenta una novità e un potenziale salto di qualità per l'Italia. Si tratta di un'iniziativa politica volta a ricucire un rapporto politico profondamente scosso negli ultimi decenni. Contiene anche una serie di meccanismi di convergenza istituzionale che hanno dimostrato la loro qualità e resistenza nel contesto del rapporto tra Francia e Germania. Ma soprattutto offre la possibilità di avviare un nuovo ciclo per il posizionamento europeo dell'Italia, utilizzando il rafforzamento delle relazioni bilaterali come chiave per una maggiore convergenza europea.
- Di Alfonso Iozzo
Il contributo dell’economista scomparso dieci anni fa rimane inestimabile.
- Di Olimpia Fontana
Che la crisi da Covid-19 non sarebbe stata come le altre in Europa lo abbiamo capito da tempo. Non solo per il protrarsi delle misure di contenimento da parte dei governi, ma anche per l’accelerazione nel processo di integrazione europea che la pandemia sta producendo.
- Di Paolo Pombeni
Lo spirito filoeuropeo di De Gasperi non può essere compreso senza inserirlo nel contesto della complessa storia della sua personalità. Innanzitutto in quella cultura politica cosmopolita in cui si immergono, tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo, giovani che aspirano ad agire sulla scena pubblica. In secondo luogo bisogna tenere conto della sua esperienza prima nell'Impero asburgico e poi nell'Europa post-1918 con tutti i problemi legati alla Mitteleuropa. Infine la sua intuizione che il futuro delle relazioni internazionali dopo il 1945 avrebbe ruotato intorno al rapporto dell'Europa con gli Stati Uniti piuttosto che con il Regno Unito. Tutto ciò ci dà la possibilità di riflettere sulla storia nel lungo periodo, dato che oggi stiamo assistendo alla manifestazione di molte evoluzioni che De Gasperi aveva già potuto prevedere.
- Di Claudio Filippi
L’Italia si trova oggi di fronte a scelte difficili, ma proprio il carattere europeo del Next Generation EU può ridare slancio al processo di modernizzazione della sua società. In questo riveste una particolare importanza l’avvio della Conferenza sul futuro dell’Europa, per coinvolgere le forze produttive e l’opinione pubblica nella discussione sulle grandi sfide che i Paesi europei si trovano ad affrontare e sugli strumenti da mettere in campo per vincerle.
- Di Davide Negri
Il convegno nazionale (link qui: https://bit.ly/2Wun3Xw) con la partecipazione di membri del parlamento europeo e italiano, nonché di esponenti del governo italiano, rappresenta un momento di riflessione all’interno dell’azione #ItalyxCoFedEU lanciata dal MFE e dalla GFE (link qui: https://bit.ly/2KqwNPU).
- Di Veronica Conti
Il 2 dicembre è scomparso Valéry Giscard d’Estaing (in breve VGE), ventesimo presidente della Repubblica francese e presidente della Convenzione che ha portato all'elaborazione del Trattato che adotta una Costituzione per l’Europa.